Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

FORMAZIONE

il FIGLIO dell'UOMO

ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA

E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it

Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.maria-tv.eu ;

http://www.vangeli.net ; http://www.mondoitalia.net ;

http://www.web-italia.eu ; http://www.engineering-online.eu;

2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

EU, NEL 2009 CROLLO DEL PIL 1,9%

2009-01-19

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

                                         

 

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

       

 

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito

http://www.corriere.it

2009-01-19

Le previsioni della Commissione europea: in l'Italia il Pil calerà del 2%, deficit al 3,8%. "Il Paese perde posti di lavoro e competitività"

Le previsioni pubblicate da eurostat

Ue, crollo del Pil nel 2009:-1,9%

Boom della disoccupazione

Per l'Italia il prodotto interno lordo scende del 2%.

Il deficit salirà al 3,8%, cresce anche il debito

Joaquin Almunia (Epa)

Joaquin Almunia (Epa)

MILANO - La crisi economica e finanziaria si farà sentire anche nel 2009. E gli effetti saranno preoccupanti: crollo della produzione, milioni di posti di lavoro in meno, aumento del deficit dei vari Paesi. E l'Italia, in questo contesto, appare piuttosto esposta alle turbolenze. A dipingere un quadro tutt'altro che rassicurante sono le previsioni intermedie pubblicate da Eurostat. Primo dato: la Commissione Ue rivede drasticamente al ribasso le sue precedenti stime di crescita dell'economia europea e prevede per il 2009 un crollo del Pil (prodotto interno lordo) a quota -1,9%. Bruxelles, comunque, spera che la ripresa possa manifestarsi già entro la fine dell'anno, e prevede che il 2010 si chiuderà con un +0,4%. Tra i principali Paesi della zona euro, la Germania chiuderà il 2009 a quota -2,3%, la Francia -1,8% e la Spagna, come l'Italia, a -2%.

DEFICIT - La recessione, riducendo il Pil, fa schizzare in alto proporzionalmente i deficit pubblici dei paesi dell'eurozona (4,0% del Pil) e dell'Ue nel complesso (4,4%). Secondo le stime, fra i membri dell'euro il deficit più alto rispetto al Pil è quello dell'Irlanda (11,0%), che già nel 2008 era a 6,3%. Ma le previsioni sul deficit (vale a dire la spesa pubblica non coperta dalle entrate) sono molto oltre la barra del 3% anche per la Spagna (6,2%), la Francia (5,4%), e il Portogallo (4,6%). Sforamento, ma più lieve, anche per l'Italia (3,8%) e la Grecia (3,7%), mentre restano vicini ai limiti di Maastricht la Germania (2,9%) e il Belgio (3%). Fuori dall'eurozona, la caduta più impressionante è quella del Regno Unito (8,8%), ed è significativo anche il dato della Romania (7,5%). Va male anche per la Lituania (6,3%), mentre gli altri due Paesi baltici restano sul 3% (Lettonia) o poco sopra (Estonia, 3,2%).

DISOCCUPAZIONE - La disoccupazione fa, purtroppo, un balzo in avanti. Nella zona euro il dato sarà del 9,3% e nei Ventisette dell'8,7%, con 3,5 milioni di posti di lavoro in meno. In Italia il tasso di disoccupazione sarà dell'8,2%, contro il 6,7% del 2008. L'inflazione, nel nostro Paese, scenderà all'1,2% nel 2009, per poi risalire al 2,2% nel 2010. Nelle zona euro l'inflazione scenderà all'1% nel 2009 per poi salire all'1,8% il prossimo anno.

ITALIA - A proposito del nostro Paese, la Commissione europea spiega che "l'elevatissimo debito pubblico impedisce al governo di ricorrere in maniera più ampia a strumenti fiscali" per far fronte alla crisi. "Un ricorso agli stabilizzatori automatici - prosegue - porterebbe il disavanzo delle amministrazioni pubbliche ben al di sopra del 3% del Pil nel 2009, con un solo un marginale miglioramento atteso nel 2010. Questo, insieme con una crescita non certo esuberante - prosegue la Commissione Europea - implica l'aumento del debito. Ed eventuali ricapitalizzazioni bancarie potrebbero far salire ancora di più l'alto debito".

 

 

 

 

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito

http://www.repubblica.it/

2009-01-19

 

 

 

 

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito

http://www.unita.it

2009-01-19

L'Ue conferma: Italia in grave recessione nel 2009

Se il 2008 è stato un anno nero per l’Italia - il Pil si è contratto dello 0,6% - il 2009 si annuncia come un anno drammatico. Il nostro paese subirà una profonda recessione. Il prodotto interno lordo si contrarrà del 2%. In termini di produzione si tornerà ai livelli del 2005, in termini di occupazione anche più indietro. Dopo i dati di Banca d’Italia, l’allarme questa volta è lanciato dall’Unione europea. Che prevede una leggera ripresa nel 2010, con un +0,3%, ma si lascia aperta la porta a una possibile revisione delle stime.

Italia

La Commissione rileva come l’Italia "si sia mossa verso la recessione nel 2008 man mano che la domanda interna vacillava". Le esportazioni nette hanno contribuito positivamente alla crescita reale solo perché la riduzione delle importazioni è stata più elevata di quella delle esportazioni. Una significativa contrazione della crescita nel quarto trimestre avrà un effetto di trascinamento quest'anno, quando il Pil reale si contrarrà del 2%, mentre "migliorerà lentamente nel corso dell’anno". Il pacchetto di misure anticrisi, che ammonta a 0,4% del pil nel 2009, e sarà compensato principalmente da misure addizionali una tantum, "darà qualche sostegno alle famiglie e alle imprese più colpite dalla crisi". Anche grazie alla bassa inflazione, il consumo privato riprenderà lentamente, il sostegno del governo alle banche dovrebbe facilitare le condizioni di credito, gli investimenti pubblici accelereranno. L’Italia comunque non sarà sola. Tra i principali Paesi della zona euro, la Germania chiuderà il 2009 a quota -2,3%, la Francia -1,8% e la Spagna a -2%.

Disoccupazione e Deficit

La recessione porterà anche a un drastico taglio degli occupati. Secondo Bruxelles, nel 2009 il tasso di disoccupazione nell'area euro, è destinato a passare dal 7,5% dell'anno scorso al 9,3%, per poi toccare il 10,2% nel 2010. Il dato sfonderebbe così la soglia del 10% per la prima volta dal 1998.

Si modificheranno anche i deficit pubblici dei paesi dell’Eurozona (4,0% del Pil) e della Ue nel suo complesso (4,4%). Secondo le stime, fra i membri dell’euro il deficit più alto rispetto al Pil è quello dell'Irlanda (11,0%), che già nel 2008 era a 6,3%. Ma le previsioni sul deficit (vale a dire la spesa pubblica non coperta dalle entrate) sono molto oltre la barra del 3% anche per la Spagna (6,2%), la Francia (5,4%), e il Portogallo (4,6%). Sforamento, ma più lieve, anche per l'Italia (3,8%) e la Grecia (3,7%), mentre restano vicini ai limiti di Maastricht la Germania (2,9%) e il Belgio (3%).

19 gennaio 2009

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito

http://www.ilsole24ore.com

2009-01-19

Ue: Pil Italia -2% nel 2009

Il deficit sfora Maastricht: 3,8%

19 gennaio 2009

TABELLE

Previsioni economiche 2009-2010 della Commissione Ue

DOCUMENTO

IL RAPPORTO INTEGRALE / European Commission Interim Forecast

ITALIA / Il sostegno delle Regioni contro la crisi vale 2,5 miliardi

Le strategie dei governatori

Anche le Diocesi contro la recessione (di Chiara Bussi)

Nel 2008 e nel 2009 la crescita del Pil in Italia sarà negativa. La Commissione Ue stima -0,6% l'anno scorso, -2% quest'anno (la stessa di Bankitalia), ripresa nel 2010 a +0,3%. Nel 2008 e nel 2009 saranno solo due Paesi a trovarsi in recessione in entrambi gli anni, Italia e Irlanda; mentre Spagna e Portogallo saranno in recessione per due anni nel 2009 e nel 2010. L'inflazione italiana è prevista al 3,5% nel 2008, all'1,2% nel 2009 e al 2,2% nel 2010.

Tutta l'Unione è in rosso, con una crescita negativa dell'1,9% nell'Eurozonae dell'1,8% nella Ue globalmente intesa; ripresa l'anno prossimo a +0,4% e +0,5% rispettivamente. L'attività economica riprenderà "prima della fine di quest'anno". Nel 2008 il Pil è aumentato nell'Eurozona dello 0,9%, nella Ue dell'1 per cento. Sono queste le nuove stime della Commissione europea anticipate oggi, invece che nella scadenza più consueta di febbraio. L'inflazione dell'Eurozona si attesterà all'1% quest'anno, all'1,8% nel 2010 (3,3% nel 2008). Il debito pubblico italiano è destinato a balzare nuovamente sopra il 110%. Dopo aver chiuso il 2008 al 105,7%, nel 2009 si tornerà al 109,3% e nel 2010 al 110,3 per cento.

La Commissione europea però sottolinea come nel nostro Paese "le possibili ricapitalizzazioni bancarie potrebbero portare il debito anche oltre". In particolare, "il debito pubblico molto elevato impedisce al governo italiano un utilizzo discrezionale degli strumenti fiscali". Un ricorso agli stabilizzatori automatici porterebbe il disavanzo delle amministrazioni pubbliche ben al di sopra del 3% del Pil nel 2009, con un solo un marginale miglioramento atteso nel 2010. Questo, insieme con una crescita non certo esuberante - prosegue la Commissione europea - implica l'aumento del debito.

 

La disoccupazione è prevista in forte crescita sia quest'anno che nel 2010. Secondo le stime dalla Commissione, il numero delle persone senza lavoro nei 16 Paesi di Eurolandia salirà dal 7,5% del 2008 al 9,3% del 2009, per portarsi al 10,2% nel 2010. Nell'insieme dei 27, dove lo scorso anno il tasso di disoccupazione si è attestato a quota 7%, si prevede che quest'anno si passerà all'8,7% e nel 2010 al 9,5%. Era dal 1996 che la media dei disoccupati nei Paesi che oggi costituiscono Eurolandia non superava la soglia del 10 per cento. (p.f.)

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-14

http://www.avvenire.it

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-14

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

http://www.ilgiornale.it/

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

 

 

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-14

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

http://www.gazzetta.it/

http://www.corrieredellosport.it/

http://www.wallstreetitalia.com/

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-14

http://www.panorama.it/

http://espresso.repubblica.it/

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

 

per l'articolo completo vai al sito

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

 

 

 

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

Vai alla HOME PAGE

Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro